Scegliere un investimento, tutto quello che c’è da sapere

Quando si sceglie un investimento non si può sapere, a priori, quanto si potrà guadagnare. Il ritorno di denaro che si avrà dipenderà da una varietà di fattori, come ad esempio l’impatto dei costi, la scelta del tipo di investimento e situazioni impreviste ed imprevedibili (come il Brexit, ad esempio, che ha scosso i mercati di tutto il mondo).

Capire le azioni, cosa sono le classi di attività

Una classe di attività è un ampio gruppo di titoli o investimenti che hanno analoghe caratteristiche finanziarie. Tradizionalmente, ci sono quattro principali classi di attività:

  • Contanti
  • titoli a reddito fisso (chiamati anche obbligazioni)
  • proprietà
  • azioni

Mescolando diverse classi di attività si sta applicando il concetto di diversificazione, cosa che permette di gestire meglio la quantità di rischio che si corre con il proprio portafoglio. Si parla anche di asset allocation, ad indicare la porzione del proprio portafoglio che si invece in ogni classe di attività. Nel caso più semplice, una classe di attività può essere definita come una vasta tipologia di investimento.

La gestione del rischio

Uno degli aspetti più importanti del rischio è la misura in cui è probabile che il valore dell’investimento possa oscillare su e giù. Diverse classi di attività hanno diversi livelli di rischio, ad esempio i contanti hanno un rischio praticamente nullo.

Le attività elencate prima sono già classificate in ordine crescente di rischio di capitale, giusto per ricapitolare troviamo i contanti (rischio minimo), i titoli a tasso fisso, le proprietà ed infine le azioni (rischio massimo).

Se si desidera un portafoglio a basso rischio, si dovrebbe mirare ad avere un’alta percentuale di investimenti come contanti e titoli a reddito fisso. Un portafoglio di rischio più elevato avrà, invece, una percentuale relativamente alta in azioni.

Quanto avere di ogni classe di asset

In un mondo ideale, si vorrebbe un rendimento elevato dei risparmi senza rischio. Purtroppo, nel mondo reale, c’è una sorta di “pegno” da pagare: per ottenere rendimenti più elevati è necessario accettare un rischio più elevato.

E’ ragionevole tenere una parte del proprio patrimonio in investimenti a basso rischio (la maggior parte) e solo una minima parte in investimenti ad alto rischio (non uno solo però, anche in questo gruppo bisogna diversificare).

Quando si investe è anche opportuno prendere in considerazione il termine entro il quale si desidera investire, oltre che il proprio atteggiamento di rischio.

Scegliere la propria asset allocation

Se si conosce la quantità di rischio che si è disposti a prendere e come si desidera dividere gli investimenti da fare, è possibile:

  • fare investimento in maniera diretta;
  • usare un broker di sola esecuzione, che non darà consigli ma svolgerà semplicemente le istruzioni fornite;
  • affidarsi ad un esperto investitore

Tra le tre soluzioni, la più costosa è sicuramente l’ultima, che è anche la meno rischiosa (a patto che il consulente sia onesto e professionale).

Asset allocation automatica

Per alcuni investimenti è possibile lasciare la decisione dell’asset allocation agli esperti. Ad esempio, alcuni fondi di investimento in genere mettono in pratica quello che è chiamato ‘investimento misto’, il quale ha lo scopo di tenere una determinata percentuale del fondo in azioni. Un fondo misto 0-35 è un portafoglio relativamente prudente, dato che non più del 35% del denaro è investito in azioni. Mentre, un fondo 40-85% sarebbe molto più aggressivo, con fino al 85% del portafoglio in azioni (e un minimo del 40%).

La scelta dell’investimento ideale non è semplice, la cosa fondamentale è sempre essere onesti con sé stessi in merito al grado di rischio che si è disposti a correre.